Le masserie in Puglia sono uno dei segni distintivi della Regione. Costituiscono parte importante del passato pugliese e della sua organizzazione economica, e rappresentano un elemento importantissimo del presente e dell’economia futura della Regione.
Le masserie, infatti, in passato erano le centrali organizzative dell’economia agricola, veri e propri micro-villaggi organizzati attorno alla produzione nei campi circostanti e legate al latifondo, mentre oggi sono una parte fondamentale del turismo in Puglia: un tipo di turismo diverso dal solito, più lento e sostenibile, a contatto con la natura e in contatto con cultura, tradizioni e gastronomia.
Proprio per quest’anima legata al territorio, ai cicli della natura e alle tradizioni più autentiche, le masserie pugliesi si sono distinte anche in ambito europeo, ricevendo nel 2015 il riconoscimento di “Destinazione europea di eccellenza per il turismo e la gastronomia locale” all’interno del progetto EDEN (European Destination of ExecelleNce, Mete Europee d’Eccellenza). Il Progetto Europeo dedicato alle Destinazioni di Eccellenza ha infatti scelto la zona delle “100 masserie” di Crispiano come esempio italiano, assegnandole un posto nel panorama europeo di 140 destinazioni poco conosciute e all’insegna del turismo sostenibile e della qualità dell’ambiente. Dal 2007 il progetto EDEN si occupa di mettere in luce queste piccole gemme nascoste in Europa e la Puglia è stata protagonista ben due volte.
Crispiano si trova a 15 chilometri da Taranto e nel suo territorio ospita molte masserie (per questo l’area è nota come “100 masserie”, da cui nasce anche il consorzio): architetture rurali e anche alcune fortificazioni (ci si doveva difendere dai pirati!), oggi ristrutturate nel rispetto della loro storia, per far nascere un nuovo tipo di bellezza sospesa nel tempo.
In quest’area e in tutta la Valle d’Itria, proprio accanto, si trovano buona parte delle masserie pugliesi. Tra mare, olivi secolari e pietre, queste costruzioni che risalgono ai secoli tra il quindicesimo e il diciannovesimo, svettano e invitano a farsi visitare.
Ci troviamo in Puglia centro-meridionale, sotto l’influenza di due mari, tra la città metropolitana di Bari e le province di Brindisi e Taranto: un territorio che per la maggior parte si trova nel versante sud dell’altopiano delle Murge, e la Valle d’Itria costituisce proprio la depressione carsica tra Locorotondo, Cisternino e Martinafranca.
Qui vennero costruiti e vengono oggi ammirati con stupore i trulli, che costituiscono anche la struttura di alcune masserie della zona.
Visitare le masserie della Puglia, tra Crispiano con le sue 100 masserie e la Valle d’Itria con i suoi paesaggi e i trulli, rappresenta la possibilità di vivere la Regione godendo delle sue bellezze naturalistiche e al tempo stesso apprezzandone la vita che si rinnova attraverso la storia, le tradizioni gastronomiche che si evolvono (quando si visita una masserie c’è sempre il momento in cui si degustano i prodotti tipici, spesso, appunto, prodotti in loco), la cultura che si trasforma senza dimenticare mai le sue origini.
In questo senso, EDEN non è soltanto il nome del programma europeo che ha premiato e masserie pugliesi come destinazione d’eccellenza, ma è la definizione adeguata di un posto speciale, paradisiaco, dalle mille attrattive e dalle infinite possibilità di scoperta.