La Puglia esprime le sue bellezze in tanti modi: natura, storia, cultura, folklore. C’è così tanto da visitare, che una stagione sola non basta. Ma è tutto così affascinante che anche per un solo weekend vale la pena di farsi stregare: tra le bellezze pugliesi testimoni di arte, storia e tradizione si contano ben tre siti UNESCO che valgono da soli un viaggio in queste terre: la fortezza Federiciana di Castel del Monte, il Santuario di San Michele Arcangelo, a un passo dal cielo, e i trulli di Alberobello.
La Puglia è un territorio disseminato da nord a sud di aree archeologiche: dagli insediamenti preistorici fino ai resti di epoca romana, le pietre in Puglia ci raccontano una storia che viene da lontano. Dalle grotte di Altamura all’anfiteatro di Lecce, c’è sempre un po’ di storia da imparare a poca distanza da dove si sceglie di andare.
E queste pietre, che ritroviamo anche nelle mura delle masserie e dei trulli, nelle architetture delle chiese che vanno dal romanico al barocco e nei vicoli dei borghi, danno vita a un’altra espressione celebre della storia pugliese e del suo paesaggio: le grotte.
Le pareti rocciose del territorio pugliese sono state scavate a misura d’uomo, per creare ambienti adatti alla vita quotidiana, una tradizione che ha dato origine anche a veri e propri monumenti scavati nelle montagne come i Sassi di Matera, in Basilicata. In Puglia contiamo insediamenti rupestri come quelli di Santa Candida a Bari, Lama d’Antico a Fasano, il Villaggio di Torre Pinta a Otranto. La pietra, la montagna, diventa anch’essa un mondo che accoglie dentro di sé la vita, in passato con gli insediamenti e il loro quotidiano, e nel presente con le visite turistiche a patrimoni sorprendenti, panorami sotterranei inaspettati, complessi stupefacenti come il Complesso Rupestre delle Sette Camere, a Gravina.
L’arte della creazione naturale in Puglia lascia spazio anche a un grande patrimonio artistico creato dall’uomo e disseminato tra musei e gallerie in tutta la regione, con testimonianze archeologiche, antropologiche (musei delle civiltà e delle attività contadine), gallerie d’arte e monumenti di grande splendore come le cattedrali romaniche e le chiese barocche. Solo alcuni degli esempi di architettura sacra sono la Basilica di San Nicola e San Sabino a Bari, la Cattedrale di Trani che si affaccia sul mare, San Valentino a Bitonto, la Cattedrale di Altamura col suo splendido portale (e il già visto Santuario di San Michele Arcangelo, patrimonio UNESCO). Anche andare a cercare queste chiese è un’esperienza: si resta ammaliati dai centri storici e dai borghi che le circondano.
Le Feste Patronali che mescolano usi e costumi con credenze religiose, come la Settimana Santa o le feste del fuoco dedicate ai Santi più venerati, sono il modo migliore per entrare in contatto con il folklore della Puglia, che per via della sua posizione geografica è influenzata anche dalla religione cristiana ortodossa. Da queste parti passa anche la Via Francigena, antica strada di pellegrinaggi che dalla Francia conduceva alla Terra Santa. Chissà se i Pellegrini hanno scelto di passare di qui anche perché tutto quello che li circondava, mentre erano in cammino, era di una bellezza così grande.
E quando si parla di piedi che toccano la terra, in Puglia non si può non parlare dell’altra cosa che impedisce di stare fermi: la pizzica. Questa musica popolare porta ancora l’eco di antiche credenze pagane (si pensava che il ballo potesse guarire dal morso di ragni velenosi) e accompagna con tamburello, violino, chitarra e fisarmonica le storie di una terra che mette i sensi, il cuore e l’anima in festa.